Sir Winston Leonard Spencer-Churchill

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Giosanto
view post Posted on 18/6/2007, 22:11




Churchill nasce a Blenheim Palace, presso Woodstock (Contea di Oxford), il 30 novembre 1874.

Il padre, terzogenito del duca di Marlborough, è una figura di spicco del Partito Conservatore Britannico (Tory) (fu ministro per l'India). La madre è l'americana Jessie Jerome, figlia del proprietario del New York Times.

Winston studia a Harrow e, nel 1893, è ammesso all'accademia militare regia di Sandhurst. Il padre lo voleva avviare alla carriera militare. Churchill invece dimostra notevole talento per la scrittura.

Winston decide di trascorrere qualche anno come corrisponendete tra Cuba, India e Sudafrica, arruolato nell'esercito imperiale britannico. A quei tempi i continenti extraeuropei erano molto ambiti perché la fama e la carriera dipendevano esclusivamente da incarichi di frontiera.

Dalle sue corrispondenze dalla guerra afgana del 1897 verrà pubblicato un libro (The Story of the Malakand Field Force, 1898), ma la vera fama giungerà dalla sua partecipazione, come Ussaro, alla battaglia di Omdurman (settembre 1898) sul corso inferiore del Nilo, nella quale gli inglesi sconfiggono i Dervisci e ottengono il controllo del Sudan.

Churchill da giovaneChurchill si sente pronto per incominciare la carriera politica. Dopo un primo insuccesso, riesce ad entrare in Parlamento a 26 anni, nel 1900, quando viene eletto parlamentare per il Partito Conservatore al secondo tentativo nel collegio di Oldham. Nonostante avesse modellato la sua personalità sulla figura del padre, non tarda a manifestare una diversa sensibilità in campo sociale e politico.

In quel periodo infatti il leader della corrente conservatrice dei liberali unionisti, guidata da Joseph Chamberlain, stava attuando una strategia politica caratterizzata, in campo economico, dalla cosidetta Imperial Preference, che mirava al mantenimento della strategia imperialista britannica attraverso un forte protezionismo. Questa politica, criticata da più parti, tanto che poi porterà il partito alla sconfitta nelle elezioni del 1906 da parte dei liberali, trovava Churchill in pieno disaccordo. Alla fine quindi quest'ultimo decise di abbandonare il partito per quello liberale, con cui vinse le elezioni in quello stesso anno, 1906. Eletto deputato per il collegio di Manchester, Churchill comincia a fare carriera all'interno dei liberali: prima sottosegretario alle colonie tra il 1906 e il 1908, poi ministro, prima del commercio (1908-1910) e infine dell'interno (1910-11). Inoltre la sua presenza nel dibattito quotidiano di tutti i giorni in Aula lo fa emergere ulteriormente, grazie alle sue spiccate doti di oratore - nonostante un difetto di pronuncia (non pronunciava la "S") che non riuscì mai a correggere - e alla meticolosità con cui preparava gli interventi.

Durante il periodo in cui fu ministro dell'interno Churchill attuò una serie di riforme in campo sociale che, anche se reputate troppo rivoluzionarie da molti (minimo salariale, orario massimo di 8 ore di lavoro, aiuti per i disoccupati...), ne fecero un personaggio assia popolare. La sua crescente popolarità fece sì che gli stessi dirigenti del partito liberale gli affidassero incarichi sempre più prestigiosi: nel 1911 venne nominato primo Lord Ammiraglio, praticamente una carica simile ad un ministro della Marina, che aveva forti influenze soprattutto in campo di politica estera. Nel 1917 viene nominato Ministro per i Rifornimenti militari. In quanto responsabile della produzione in massa di carri armati, svolge un ruolo importante nella vittoria britannica della prima guerra mondiale.

Dal 1919 al 1921 è Segretario di Stato per la Guerra e l'Aria; in questo periodo cerca in tutti i modi, anche contro il parere negativo di molti esponenti del partito liberale, di convincere il governo ad operare un intervento militare per stroncare la Rivoluzione Russa e il bolscevismo. A proposito di ciò ricordiamo la celebre frase pronunciata in quelli anni: "Il bolscevismo deve essere strangolato nella culla". Tra il 1921 e il 1922 viene nominato Ministro delle colonie: tra i suoi provvedimenti ricordiamo quello, su una questione che negli anni a venire avrebbe provocato molti problemi, sulla costituzione di un mandato britannico sulla Palestina.

Nel 1924 rientra nelle file del partito Conservatore e nello stesso anno diviene Cancelliere dello Scacchiere, il Ministro delle Finanze, del governo di Stanley Baldwin: la poltica economica di questo periodo è altamente deflazionistica, cosa che creò un forte malumore popolare verso di lui e il governo, che culminò nel grande sciopero del 1926.

Questi sono gli anni in cui manifesta interesse ed ammirazione per il nuovo Primo Ministro italiano, Benito Mussolini, che definisce "il più grande legislatore vivente" (1926), pur riconoscendo, dopo la guerra d'Etiopia (1936), il pericolo che costituiva il fascino esercitato su di esso dal nazismo e da Adolf Hitler. Infatti quando al governo sale Arthur Neville Chamberlain, anch'egli conservatore, che in politica estera adottava la cosidetta strategia di appeasement verso Hitler e Mussolini, Churchill non ebbe remore a mostrare il suo forte disaccordo con tale atteggiamento. Temeva infatti che le eccessive concessioni ai due regimi (la questione dei Sudeti, la conferenza di Monaco del 1938, l'anschluss...) sottovalutassero il pericolo, soprattutto nazista, e rischiassero di sostenere il piano di Hitler di una sempre maggiore espansione dello "spazio vitale" (Lebensraum) necessario alla Germania in Europa.

Gli anni Trenta vedono un declino del prestigio di Churchill, che rapidamente risorge quando, allo scoppio della seconda guerra mondiale, i suoi ammonimenti sui pericoli rappresentati dal nazismo suoneranno profetici. La cattiva condotta della guerra, insieme alla pressione dell'opinione pubblica, spinsero Chamberlain a presentare le sue dimissioni (maggio 1940) e i Conservatori a pregare Churchill di accettare la carica di primo ministro. Formato un governo di unità nazionale il suo atteggiamento deciso contro Germania ed Italia accrebbe enormemente la sua popolarità interna. Nonostante avesse promesso "lacrime, sudore e sangue", la popolazione lo appoggiò incondizionatamente fino alla vittoria nel 1945. In politica estera, mantenne buone relazioni sia con il Presidente USA Roosevelt (firma del Patto Atlantico nel 1941) sia con il capo del Cremlino Stalin.

Il famoso saluto usato in molte occasioni da ChurchillNonostante fosse riuscito a far vincere la guerra al Regno Unito, nonostante la reputazione di grande leader e nonostante il notevole consenso popolare Churchill perse le elezioni politiche del 1945 e dovette lasciare il passo a lasciò il posto a Clement Attlee, leader del partito laburista. Forse era pesato, all'interno della sua area politica, il fatto di essere sempre stato inviso ai sindacati. Tra l'altro le promesse in campo economico del partito laburista prevedevano nazionalizzazioni, un sistema fiscale progressivo, piano di sviluppo dell'occupazione, nuovo sistema sanitario, pensionsitico e scolastico... Era quindi un piano di attuazione di quello che viene oggi chiamato Welfare State, un progetto di modernizzazione tanto innovativo quanto benefico agli occhi dell'elettorato, che il partito conservatore non poteva né voleva proporre, e che fu tra i motivi della sorprendente scelta elettorale del 1945.

Churchill continua comunque a svolgere un ruolo politico di primo piano: la sua voce è ascoltata in tutto il mondo. Tra gli argomenti più cari allo statista vi è l'incentivazione di politiche di distacco dall'URSS, fatto che ne fece uno dei sostenitori di quella che poi prenderà il nome di Guerra Fredda (durante il discorso di Fulton, Missouri, tenuto al Westminster College, in presenza del presidente Truman, nel 1946, fu egli a coniare la famosa espressione Cortina di ferro), coerente con l'anticomunismo che da sempre lo aveva distinto.

Churchill riceve nuovamente l'incarico di formare un governo nel 1951, all'età di 77 anni. Fu l'ultima sua esperienza come primo ministro. Il suo contributo al servizio del suo paese fu ricompensato con una messe di premi e riconoscimenti, anche dall'estero.

Nel 1953, infatti, ottenne il Premio Nobel per la letteratura, principalmente per la sua opera "La Seconda Guerra Mondiale" (The Second World War), 1948-1954.

Nel 1955 si ritira definitivamente a vita privata. Muore a Londra il 24 gennaio 1965.

La figura di Churchill nel Regno Unito ha sempre goduto e gode ancora di grande prestigio, ed è considerato tra i più grandi personaggi nazionali del XX secolo.

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Giosanto
view post Posted on 19/6/2007, 15:56




Churchill era un grandissimo amante dei sigari cubani, ed in particolare di quelli prodotti dalla marca Romeo y Julieta. La sua predilezione fu per un formato particolare che finì per esser talmente associato al politico inglese da acquisire il suo nome: il Churchill.
 
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1 replies since 18/6/2007, 22:11   302 views
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