Divinita egizie

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fear887
view post Posted on 24/5/2007, 18:52




Nell'iconografia più comune gli dei egizi sono spesso raffigurati come umani con teste di animali: ad esempio, Anubis è ritratto spesso nelle statue con il corpo umano, ma con la testa di un canide.
Benché si ritenga che questo sia una memoria della fase in cui le varie comunità dell'Egitto Preistorico svilupparono le loro credenze religiose intorno ad un animale totemico protettore appunto della tribù molte delle raffigurazioni, ed i culti ad esse collegati, appartengono al Periodo Tardo della storia dell'antico Egitto, ossia alla fase che ha il cardine nella XXVI dinastia

* Amon - dio dell'aria, suprema divinità dell'egitto dal medio regno quando la capitale venne spostata a Tebe, centro del culto.
* Anubi - dio dell'imbalsamazione, amico dei morti
* Api - incarnazione del dio Ptah in terra, era un toro sacro
* Aton - l'incarnazione dei raggi del sole
* Atum - una divinità creatrice
* Bast - dea rappresentata in forma di gatto
* Bes - dio-demone della protezione, della nascita e del divertimento
* Geb - dio della terra
* Hapi - uno dei quattro figli di Horus
* Hapy - dio del Nilo e della fertilità
* Hathor - dea dell'amore e della musica
* Heka - personificazione della magia
* Heget - dea della nascita
* Horus - il dio dalla testa di falco
* Imhotep - dio della sapienza, della medicina e della magia
* Iside - dea della magia, sorella di Nephthys
* Khepry - scarabeo, incarnazione dell'alba
* Khnum - una divinità creatrice
* Maahes -
* Maat - dea della verità, dell'equilibrio e dell'ordine
* Menhit - dea della guerra
* Montu - dio della guerra
* Naunet - le acque primitive
* Neith - la grande dea madre
* Nekhbet - dea avvoltoio
* Nephthys - madre di Anubi
* Nut - divinità dei cieli
* Osiride - dio degli inferi, della fertilità e dell'agricoltura
* Ptah - una divinità creatrice
* Ra - il sole, possibile padre di Anubi
* Sekhmet - dea della guerra
* Shu - dio dell'aria
* Sobek - dio coccodrillo
* Seth - dio delle tempeste, possibile padre di Anubi
* Tefnut - dea dell'umidità
* Thot - dio della luna, del disegno, della scrittura, della geometria, della sapienza, della medicina, della musica, dell'astronomia e della magia
* Upuaut - dio della morte e della guerra
 
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fear887
view post Posted on 2/6/2007, 19:52




Amon (lo sconosciuto) fu una delle principali divinità della mitologia egizia.
Sposo di Mut e padre di Khonsu, nella triade tebana, fu all'origine un dio dell'aria nell'Ogdoade eliopolitana.
Seguendo le fortune della capitale dell'Alto Egitto, a partire dalla XVIII dinastia divenne il dio supremo del pantheon egizio e divinità universale di tutto il mondo egizio, tanto da essere assimilato al dio del Sole Ra, sotto il nome di Amon-Ra.

Espressione della profonda venerazione nei suoi confronti sono gli Inni di Amon:

"Chinati davanti a te stanno gli dei, lodando la forza del creatore. Re e capo di ogni dio, noi celebriamo la tua forza perché tu ci hai creati. Ti veneriamo perché tu ci hai formati. Cantiamo inni di lode perché tu ci protegga".

Viene solitamente raffigurato come un uomo con il capo coperto da una corona con due lunghe piume. Nell'iconografia è anche sovente rappresentato da un'oca (che, secondo il mito, avrebbe deposto l'uovo cosmico primordiale da cui si sarebbe generata la vita) e da un'ariete con il disco solare tra le corna ricurve.

I santuari maggiori dedicati ad Amon sono il tempio di Karnak e quello di Luxor, tra i quali si svolgeva l'annuale processione della statua del dio. Nell'oasi di Siwa Alessandro Magno ebbe dall'oracolo la rivelazione di essere figlio di Amon-Zeus.


grazie a wikipedia per la foto
 
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fear887
view post Posted on 22/6/2007, 16:17




Anubi, il cui nome geroglifico si traduce più precisamente con Anpu o Inepu («colui che ha testa di un cane selvaggio»). Originario del XVII nomos dell'Alto Egitto, è il dio della morte, a volte anche degli inferi, della mitologia egizia. Sua madre è Hesat o Bast con un padre sconosciuto, o Nefti, e in questo caso suo padre sarebbe Set, Ra o Osiride. Sua sorella è Qeb-hwt, anche conosciuta come Kebechet. Anubi fu messo in relazione con il dio greco Ermes formando Ermanubi. Il centro del suo culto era a Cinopoli.

È rappresentato con la testa di sciacallo o qualche altro tipo di cane, ed il suo simbolo è lo sciacallo, animale che si nutre di carogne e strettamente connesso alla morte. È anche conosciuto come il Guardiano dei Morti. Nell'iconografia è rappresentato come un uomo con testa canina e grandi orecchie, spesso ornato con un nastro e mentre brandisce una frusta.

Anubi fu originariamente il signore degli inferi, in seguito alla crescita del culto di Osiride ne divenne il guardiano. Il ruolo di Anubi come guardiano consistette in principio nel custodire la bilancia sulla quale le anime dei morti erano pesate con la
piuma di Maat. Se l'anima era leggera come la piuma, Anubi lasciava l'anima ad Osiride; al contrario era data in pasto ad Ammit. In questo ruolo, è talvolta identificato con un dio conosciuto col nome di Upuaut ("colui che apre la via").

Nel ruolo di imbalsamatore Anubi è chiamato con l'epiteto imy-ut ("colui che è nel luogo dove si imbalsama"). Egli custodisce i resti mortali, come tombe e necropoli.

Il testo Unas (linea 70) associa Anubi con l'Occhio di Horo. Nel Libro dei morti imbalsama il corpo di Osiride, lo avvolge nelle bende fatte da Iside e Nefti, e lo protegge.

La moglie di Anubi è la dea Anput, simbolo della quale è sempre uno sciacallo. Per molto tempo si ritenne che Anput fosse solamente un altro nome di Anubi; una strana idea ove si consideri che i nomi egiziani che finiscono in t sono solitamente femminili.

Nel Libro XI de Le metamorfosi di Apuleio si trova la testimonianza che il culto di Anubi durò a Roma almeno fino al II secolo.

 
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fear887
view post Posted on 23/6/2007, 15:16




Api è un'antica divinità della mitologia egizia adorata a Menphi sotto forma di toro.

Il culto di Api è attestato da Manetone fin dalla II dinastia e alcuni studiosi, anche sulla base della citazione di Claudio Eliano, ritengono che la divinità fosse adorata già dalla I dinastia.

Fin dall'inizio Api fu venerato sotto forma di un toro, nero con macchie bianche, scelto in base a particolari forme delle macchie stesse.

L'antichità del culto è provata anche dalla presenza di nomi teofori formati con Hep come Khenet-Hep, madre di Djeser.

A Saqqara è stato scoperto un complesso di corridoi sotteranei, detto Serapeum ove sono sepolti, dentro grandi sarcofagi, i tori Api.

Spesso Api è messo in relazione con l'altra divinità menfita, Ptah ed infatti uno degli epiteti più frequenti è:
Api vivente, araldo di Ptah, colui che fa salire la verità fino al dio dal bel volto.

 
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Giosanto
view post Posted on 29/6/2007, 08:56




Alle origini, Bast era una divinità del culto solare. Quando l'influenza greca si estese sulla società egiziana, Bast divenne una dea lunare, in quanto i Greci la identificarono con Artemide.
A partire dalla II Dinastia, Bastet venne raffigurata come un gatto selvatico del deserto oppure come una leonessa. Venne rappresentata come un felino domestico solo intorno al 1000 a.C..
Bast era la "Figlia di Ra", quindi aveva lo stesso rango di altre dee quali Maat e Tefnut. In più, Bast era uno degli "Occhi di Ra", nel senso che veniva mandata specificamente ad annientare i nemici dell'Egitto e dei suoi dei.


Da quando i Greci identificarono Bast con Artemide, la dea fu detta "madre del dio dalla testa di leone Mihos" (anch'egli venerato a Bubasti, insieme a Thoth), e fu raffigurata comunemente o come donna con la testa di un gatto o come gatto vero e proprio.

Gli antichi egiziani chiamavano "myeu" il gatto; addomesticarono quelli che vivevano ai bordi del delta del Nilo, originariamente per debellare i topi che infestavano i granai.
Ma poi, col passare del tempo, non ci fu casa o tempio o edificio che non registrasse la presenza di almeno un gatto, tenuto peraltro con ogni cura. Quando uno di questi felini moriva, si dice che il padrone usasse radersi un sopracciglio in segno di rispetto nei confronti dell'animale.

Il culto di Bast raggiunse una diffusione tale che il gatto in Egitto era protetto dalla legge. Era vietato fargli del male o trasferirli al di fuori dei confini del regno dei faraoni. Chi violava tali disposizioni era passibile di pena di morte.
Nonostante le leggi egizie proibissero l'esportazione dei gatti, ritenuti animali sacri, i navigatori fenici li contrabbandarono fuori del paese, facendone oggetto di commercio insieme ad altre merci preziose.
Furono poi i Romani a portarli per primi nelle isole britanniche

Racconta una leggenda che Bast, morsa da uno scorpione, fu guarita da Ra.

Gli Egiziani avevano un modo di dire: «non si accarezza la gatta Bastet prima di aver affrontato la leonessa Sekhmet». Bast era infatti comunemente accoppiata a Sekhmet, la dea dalla testa di leone di Memphis, Wadjet ed Hathor.
Questo modo di dire affonda le sue radici nella leggenda di Ra che, infuriato, provocò una siccità (evento terribile per gli egiziani che vivevano delle piene del Nilo).
Quando si fu calmato, Ra mandò Thot a cercare Bast in Nubia, dove la dea si nascondeva sotto forma di leonessa (Sekhmet). Discendendo il Nilo, Bast si era bagnata nel fiume in una città sacra a Iside, trasformandosi di nuovo in gatta ed era entrata trionfante a Per Bastet (città dei gatti), dove fu poi trovata da Thot (per molti secoli gli egiziani hanno ripercorso il suo viaggio in venerazione dei gatti).

Secondo altre leggende, Bast era sorella di Sekhmet.

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Giosanto
view post Posted on 25/3/2009, 20:56




Min è una divinità della mitologia egizia, particolarmente venerata a Coptos, nell'Alto Egitto. Si considera protettore della fecondità e della fertilità, nonché patrono della carovane; viene raffigurato come un uomo mummificato con una corona adornata di due lunghe piume, mentre tiene in una mano un pene eretto e nell'altra un flagello.
Fino al Medio Regno fu identificato con Horo e più tardi con Amon, dando vita ad Amon-Min, associato alla virilità e rappresentato da un toro bianco. Come dio della fertilità veniva evocato durante la Festa di Opet e rinnovava il "mistero del concepimento divino". Altro suo luogo di culto era la città di Akhmin.
Presiedeva feste orgiastiche della mietitura che erano le uniche alle quali partecipava attivamente la regina.

Sarà un caso che la nostra parola:"minchia" abbia la stessa radice etimologica del dio Min???
 
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5 replies since 24/5/2007, 18:52   8967 views
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