Si può?, olà gente^^

« Older   Newer »
  Share  
Melisande
view post Posted on 21/5/2007, 11:48




Ciao ragas^^

:leonida:
 
Top
Giosanto
view post Posted on 21/5/2007, 11:52




welllllllllaaaaaaaa!!!!ke piacere vederti qua.....:leonida: benvenuto!!!!!
 
Top
Melisande
view post Posted on 21/5/2007, 11:58




gracias!^^
Ho idea che vi sfrutterò abbastanza^^, mi servono notizie per un background di vampiri, e intanto che ci sono mi acculturo un pò!
 
Top
Giosanto
view post Posted on 21/5/2007, 12:01




sfruttaci quanto vuoi....lo scopo del forum è proprio questo....:P ....ancora su vampiri e affini siamo poco preparati....ma ci stiamo organizzando....:P

nn esitare a kiedere o a scrivere qualcosa...

:leonida:
 
Top
Melisande
view post Posted on 21/5/2007, 12:05




Sui vampiri sono preparato io^^
E' del periodo di Giovanni I che mi servono info^^
 
Top
Giosanto
view post Posted on 21/5/2007, 12:15




perdona la domanda ma a quale Giovanni ti riferisci?
 
Top
Melisande
view post Posted on 21/5/2007, 12:23




papa Giovanni I 523-526, mi serve per il suo editto contro gli ariani
 
Top
Giosanto
view post Posted on 21/5/2007, 12:37




ok,sarà fatto


ti serve proprio la vita?o anke il pensiero di Ario e come è stato combattuto?

intanto ho trovato questo:
Giovanni era succeduto a papa Ormisda il 15 agosto 523. Qualche studioso lo identifica con il Giovanni diacono autore di un'Epistola ad Senarium, importante per la storia della liturgia battesimale, perché è forse l'unico documento ad attestare la tradizione della Chiesa romana di erigere e consacrare al sabato santo sette altari e di versare nel calice un miscuglio di latte e miele. Giovanni diacono viene altresì riconosciuto autore del trattato “De fide catholica”, trasmesso dagli antichi tra le opere di Severino Boezio.
Quando il figlio di Costanzo divenne papa, da appena cinque anni Ormisda e l'imperatore Giustino, zio di Giustiniano, avevano fatto cessare lo scisma tra Roma e Costantinopoli, scoppiato nel 484 per l'Henoticon dell'imperatore Zenone, che aveva tentato un impossibile compromesso tra cattolici e monofisiti. Poiché la mossa aveva ottenuto anche interessanti risvolti politici e i Goti erano ariani, verso la fine del 524 Giustino pubblicò un editto con cui ordinava la chiusura delle chiese ariane di Costantinopoli e l'esclusione degli eretici da ogni funzione civile e militare. Teodorico allora costrinse il papa Giovanni I a recarsi a Costantinopoli per sollecitare dall'imperatore la revoca del decreto
 
Top
Melisande
view post Posted on 21/5/2007, 12:45




fu il 53° Papa della Chiesa Cattolica dal 523 al 526. [1]. Quando venne eletto, era già molto anziano e fragile. Era cardinale di Pammachus. Toscano di nascita, era di Siena, e figlio di un certo Costanzo, dopo un interregno durato sette giorni, fu eletto il 13 agosto 523 ed occupò la sede Apostolica per due anni, nove mesi, e sette giorni. Poiché il suo Bullarium contiene solamente due lettere indirizzate rispettivamente a tale arcivescovo Zacharias ed ai vescovi d'Italia, e, molto probabilmente, entrambe sono apocrife non sappiamo nulla del suo modo di amministrare. Le uniche informazioni di cui siamo in possesso su di lui, anche se molto vaghe, riguardano un suo viaggio a Costantinopoli, un viaggio che sembra avere avuto risultati di grande importanza, e che fu la causa della sua morte. Nel 523, l'Imperatore Giustino I di Bisanzio, nel suo zelo per l'ortodossia cristiana, aveva promulgato un severo editto contro gli ariani, costringendoli, fra le altre cose a restituire ai cristiani le chiese che avevano occupato. Teodorico, re degli Ostrogoti e d'Italia, difensore convinto dell'Arianesimo, si risentì per queste misure dirette contro i suoi correligionari d'Oriente, e fu parimenti dispiaciuto nel vedere i progressi verso una comprensione reciproca tra le Chiese Cattolicaa e quella Ortodossa, vedendola come una forma di segreto dialogo tra i senatori romani e la corte Bizantina, per la restaurazione dell'autorità imperiale in Italia. Agli inizi del 525, per fare pressione sull'imperatore e costringerlo a moderare la sua politica di repressione nei confronti degli eretici, Teodorico gli inviò un'ambasciata composta da senatori romani. Il papa fu costretto, sotto la minaccia di una rappresaglia nei confronti dei cristiani d'occidente, ad assumersi la responsabilità dell'ambasciata. Inoltre gli impose anche un secondo compito: fare in modo che l'imperatore ritirasse l'Editto del 523 e, se prestiamo fede all'Anonimo Valesiano, di esortarlo a far ritornare all'arianesimo gli ariani convertiti.
Sono state formulate molte ipotesi sul ruolo svolto da Giovanni I in questa vicenda. Le fonti di cui disponiamo per studiare l'evento non sono molto esplicite e possono essere ridotte a quattro: l'Anonimo Valesiano; il Liber Pontificalis; il libro di Gregorio da Tour "Liber in gloria martyrum"; ed il "Liber Pontificalis Ecclesiæ Ravennatis". Ma è scontato che il papa potesse solo consigliare Giustino ad usare gentilezza e discrezione verso gli Ariani; la sua posizione come capo della Chiesa gli impediva di spingere l'imperatore in favore dell'eresia. Che questa analisi della situazione sia corretta è evidenziato dal trattamento che fu concesso al papa quando giunse in Oriente; un ricevimento che certamente non sarebbe stato così caloroso, se gli ambasciatori romani si fossero opposti alla lotta intrapresa dall'imperatore contro la setta di Ario. Per poter vedere Giovanni, gli abitanti di Costantinopoli si radunarono sulle strade in gran massa. L'Imperatore Giustino, per omaggiarlo, quando lo incontrò si prostrò, e, poco tempo dopo, si fece incoronare dal papa. Tutti i patriarchi dell'Est fecero a gara per manifestare la loro comunione nella Fede col pontefice supremo; solamente Timoteo di Alessandria, che già si era mostrato ostile al Concilio di Calcedonia, si tenne a distanza. Infine, il papa, esercitando il suo diritto di precedenza su Epifanio, Patriarca di Costantinopoli, officiò solennemente nella chiesa di Santa Sofia il servizio pasquale seguendo il Rito Latino (19 aprile 526). Subito dopo fece ritorno in Occidente.
Se questa accoglienza di Giovanni I da parte dell'imperatore, del clero, e dei fedeli d'Oriente prova che stava esercitando i suoi doveri di pastore supremo della Chiesa, il sentimento fortemente contrariato di Teodorico nei suoi confronti al suo ritorno è una prova altrettanto evidente. Questo monarca, infuriato nel vedere il partito nazionalista che riprendeva vigore in Italia, si era appena macchiato le mani del sangue di Boezio, il grande filosofo e di Simmaco suo suocero. Era, inoltre, esacerbato nei confronti del papa la cui ambasciata aveva ottenuto un esito molto diverso da ciò che lui, Teodorico desiderava e che, inoltre, sospettava favorire i difensori dell'antica libertà di Roma. Non appena Giovanni, di ritorno dall'Oriente, sbarcò in Italia, Teodorico lo fece arrestare ed incarcerare a Ravenna. Fiaccato dalle fatiche del viaggio, e sottoposto a severe privazioni, Giovanni presto morì in prigione. Secondo la tradizione era il 18 o il 19 maggio del 526.
Durante il suo pontificato creò un solo cardinale presbitero: Andrea, il cui titolo non ci è noto. Era l'anno 526.
Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto nella Basilica di San Pietro. Nel suo epitaffio non ci sono allusioni al suo ruolo storico. La Chiesa Latina lo annovera fra i suoi martiri, e lo commemora il 27 maggio, la nona lezione del Breviario Romano, in quella data è dedicata a lui. Viene venerato a Ravenna e in Toscana. Nell'iconografia, Giovanni I viene raffigurato come un uomo che guarda dalle sbarre di una prigione, o imprigionato con un diacono e un sottodiacono.

Questo è quel che so. Devo approfondire l'arianesimo e la sua interazione con la chiesa. I miei vampiri dovranno aiutare ario a uccidere il papa :sisi:
 
Top
Lord Revan
view post Posted on 21/5/2007, 12:47




Comunque, benvenuto! :birra:
 
Top
Giosanto
view post Posted on 21/5/2007, 12:48




Gli ostrogoti erano di religione Ariana,questo portò allo scontro il Re Teodorico contro la classe senatoriale Romana(di fede cattolica pura determinata dal concilio del 325 d.C.)e alla conseguente guerra tra Bizantini(Giustino)e Ostrogoti.
Giustino per ristabilire buoni rapporti con la chiesa d'occidente promulgò l'editto nel 523 contro gli ariani ke prevedeva la chiusura delle chiese ariane e forme di persecuzione violenta.
(appena trovo dell'altro lo scrivo)
 
Top
Melisande
view post Posted on 21/5/2007, 12:51




Thks, e grazie a tutti dei saluti^^
 
Top
Giosanto
view post Posted on 21/5/2007, 13:12




Arianesimo:
dottrina di Ario,derivante dalla filosofia platoneggiante,dove si ha la concezione di un essere intermedio,detto:"lògos"(greco antico),che servisse come anello di congiunzione tra dio e il mondo,strumento attraverso il quale dio operava;era un essere indefinito personalità vaporosa nè dio del tutto nè creatura,ma l'unico attributo era quello di elevarsi sopra il creato.
Tale pensiero ritornò alla luce con Ario xkè egli concepiva e caratterizzava il logos(neoplatonico) come la santissima trinità:inferiore quindi a dio e nn propriamente dio,ma anzi fatto da dio....e tutto il creato fu fatto da dio per mezzo suo...in questo senso(impropriamente)può esser dio.
Nel 325 fu indetto un concilio a Nicea da Costantino per risolvere la questione,dove gli occidentali e gli egiziani imposero la formula:DEUM VERUM DE DEO VERO,GENITUM NON FACTUM,CONSUBSTANTIALEM PATRI,(dio vero da dio vero,generato nn creato della stessa sostanza del padre).Ario quindi per un periodo fu esiliato,ma grazie ad Eusebio di Nicomedia potè tornare a Costantinopoli,e il suo avversario più acerrimo Atanasio cacciato.
Con Costanzo al trono,l'A. divenne religione ufficiale dell'impero d'oriente e poi imposta anke in Occidente,presto l'A. si scisse in varie fazioni/ideologiche e Costanzò cercò di riorganizzarlo in forma più blanda detta semiarianesimo,ma fallì...ben presto l'ortodossia riprese il sopravvento...

(da qui in poi sai già tutto)

allego qualke dato interessante:

Il vescovo Ulfila era riuscito a portare l'A. tra i goti del danubio,ma dopo più di un secolo ritornò il cattolicesimo.

NdA si sa poco dell'editto di Giovanni I e dell'Arianesimo,ma sto cercando di tutto per aiutarti

Alcune info su personaggi vicino l'Arianesimo:

Vescovo di Nicomedia, fu il leader del partito ariano nella prima metà del IV secolo.
Probabilmente E. incontrò Ario, quando ambedue frequentavano la scuola di Luciano di Antiochia e da quest'ultimo furono convinti che il Figlio di Dio non poteva essere Dio, in quanto Egli era stato creato da Dio Padre, concetto, poi, ripreso da Ario.


E., in seguito, ascese a posizioni di massimo livello della gerarchia della Chiesa: il suo ascendente sull'Imperatore Costantino, che aveva legalizzato il Cristianesimo nel 313, fu elevato e gli permise di rinforzare la posizione degli ariani, a tal punto che Costantino si decise di convocare il 1° Concilio Ecumenico a Nicea nel 325 per dirimere la questione fra cattolici ortodossi e ariani.
Il Concilio ebbe inizio il 20 Maggio 325 alla presenza di circa 220 vescovi (secondo altri autori, 318), in larghissima maggioranza della parte orientale dell'Impero.
L'intervento di E. non fu tra i più felici: egli lesse un documento, che riassumeva le posizioni ariane, affermando molto palesemente che Cristo non era Dio.
Questa terminologia senza compromessi alienò i favori dei moderati, che, dopo estenuanti discussioni, aderirono al cosiddetto Credo Niceno, che, per quanto concerne la natura di Cristo, proponeva il termine homooùsion (consustanziale, in altre parole della stessa sostanza del Padre e generato, e non creato).
L'arianesimo fu condannato e Ario ed E. furono mandati in esilio.
Ma, nonostante la vittoria degli ortodossi al Concilio di Nicea, gli ariani rimasero in tale maggioranza, che nel 328 Costantino decise di richiamare E. dall'esilio e di offrirgli il seggio di vescovo di Costantinopoli: il momento di massima gloria per E. fu quando, nel 337, Costantino in punto di morte decise di farsi battezzare da lui, suo vescovo ariano.
Inoltre, dalla sua influente posizione, E. si adoperò per contrastare il suo mortale nemico, Sant'Atanasio, vescovo di Alessandria, riuscendo più volte a farlo condannare all'esilio.
Nel 340, Papa Giulio I (337-352) convocò un concilio a Roma, al quale parteciparono 50 vescovi, che riabilitarono Atanasio, considerato ingiustamente calunniato.
I vescovi ariani rifiutarono di partecipare ed organizzarono per contro un concilio ad Antiochia nel 341, sotto il coordinamento di E., dove venne proposto, senza molto successo, una formula di compromesso, che ponesse l'accento sulla coesistenza eterna di Cristo e del Padre, sorvolando, però, il punto controverso della consustanzialità (“il Figlio è della stessa essenza della divinità e della stessa volontà del Padre”).
E. morì nello stesso anno (341).

Apostolo dei Goti, fu catturato in giovane età e portato come schiavo a Costantinopoli.
Qui, conobbe il vescovo Eusebio di Nicomedia, che lo convertì al cristianesimo ariano.
Successivamente, U. fu liberato e ritornò presso il suo popolo, sostenendo una intensa attività di missionariato e traducendo, tra l'altro, la Bibbia in gotico, il che aumentò il suo prestigio. Per l'occasione U. inventò l'alfabeto gotico, una miscela di lettere greche, latine e rune germaniche.
Grazie alla sua attività, i Goti si convertirono in massa all'arianesimo e occorse diversi secoli d'attività missionaria del cattolicesimo niceno per riconvertirli.


 
Top
fear887
view post Posted on 24/5/2007, 15:27




Benvenuto Meli... :leonida: :birra: :leonida:
 
Top
13 replies since 21/5/2007, 11:48   143 views
  Share