Battaglia di Farsalo., 9 Agosto 48 a.C.

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giosantorusso
view post Posted on 29/4/2007, 08:24




La Battaglia di Farsalo fu combattuta il 9 agosto, 48 a.C. tra gli eserciti di Gaio Giulio Cesare e Gneo Pompeo, rappresentanti rispettivamente il partito dei popolari e quello degli ottimati. La battaglia combattuta a Farsalo, in Grecia, e vinta da Cesare, fu l'atto conclusivo di quella guerra civile che minò definitivamente la base dell'ordinamento repubblicano di Roma antica.

Quando Cesare oltrepassò il Rubicone con l'esercito in armi dando ufficialmente inizio alla guerra civile, Pompeo, privo di esercito perché la legge proibiva di tenere soldati in armi nel territorio della repubblica, fuggì a Brindisi da dove si imbarcò per la Grecia sbarcando poi nei pressi di Durazzo.

Qui giunto si riunì con le proprie legioni e soprattutto con la flotta comandata da Bibulo, poi espugnò la roccaforte di Durazzo, all'epoca in posizione strategica e fondamentale perché grande deposito di viveri, e vi piazzò il suo quartier generale.

Il rivale invece ritenne più opportuno proteggersi le spalle e con una marcia forzata di appena 27 giorni portò le truppe in Spagna, dove sconfisse parte dell'esercito di Pompeo, poi tornò in Italia e salpò, sempre da Brindisi, per la Grecia con un esercito piuttosto modesto. Il grosso delle sue truppe infatti, formato dai veterani spagnoli di Pompeo arruolati nelle sue fila sotto il comando di Marco Antonio, non poté raggiungerlo che tre mesi dopo per la mancanza di navi ed anche perché la flotta comandata da Bibulo, nettamente superiore, affondò buona parte della flotta nemica.

Giunto in Grecia, Cesare dovette prendere atto della posizione migliore dell'avversario e soprattutto della sua superiorità numerica e si accampò presso il fiume Apsos in attesa dei rinforzi. Per gli storici rimane misteriosa la ragione per cui Pompeo non abbia attaccato un nemico tanto pericoloso in un momento in cui si trovava in netto vantaggio, anche se alcuni commentatori antichi, fra cui Plutarco, riferiscono che Pompeo temeva il genio militare di Cesare e sospettava un inganno. Lo stesso Plutarco riferisce anche queste parole di Cesare: «oggi il nemico avrebbe vinto, se avesse avuto un comandante che era un vincitore».

All'arrivo dei rinforzi di Marco Antonio Cesare si trovò comunque ancora in inferiorità numerica e mentre progettava l'assalto a Durazzo Pompeo ruppe gli indugi. Il 17 luglio la flotta di Bibulo uscì in mare durante la notte e alcune legioni sbarcano alle spalle dell'accampamento di Cesare prendendolo di sorpresa e costringendolo alla fuga.

Sconfitto, Cesare riparò in Tessaglia dove riuscì a riorganizzare l'esercito, attendendo il nemico presso Farsalo, in una sterminata pianura ideale per la battaglia.

Battaglia
Il 9 agosto i due eserciti furono finalmente di fronte. Quello di Pompeo era forte di circa 50 mila uomini, per lo più veterani, mentre quello di Cesare disponeva di circa 30 mila soldati, tra cui tre legioni veterane della campagna di Gallia, che costituivano il motivo per il quale Pompeo aveva cercato fino all'ultimo di evitare lo scontro in campo aperto con Cesare.

Cesare ebbe un altro vantaggio, che si rivelerà decisivo per le sorti della battaglia. Il comandante della cavalleria di Pompeo era infatti Tito Labieno, che aveva combattuto con lui in Gallia prima di passare al nemico. Labieno era abituato ad applicare una tatticha che consisteva nell'attaccare sul lato debole dell'avversario, per poi convergere verso il centro contro il grosso dell'esercito nemico.

Lo schema tipico delle battaglie consisteva nello schierare gli eserciti con il grosso delle truppe in mezzo e due ali, spesso di cavalleria, che si confrontavano fra loro. Il confronto tra le ali costituiva il cuore della battaglia perché la parte vincente poteva poi aggredire il centro dello schieramento nemico con notevoli possibilità di successo.

Cesare quindi staccò dal lato destro sei coorti di soldati, i più esperti, e li posizionò come riserva, rompendo lo schema classico. Separando le coorti dall'ala, oltre ad avere una unità mobile pronta ad accorrere nel momento del bisogno, il generale mostrò contemporaneamente un finto lato debole, prevedendo che la cavalleria pompeiana vi si sarebbe gettata a capofitto.

E tutto andò secondo il disegno di Cesare: Pompeo schierò la sua fanteria pesante in formazione allargata per, impressionare il nemico, e, non appena inizia la battaglia, Labieno mosse la sua cavalleria all'attacco del lato destro, mentre Pompeo impegnò al centro il grosso della fanteria di Cesare guidato da Marco Antonio. Quando la cavalleria di Labieno venne a contatto con l'ala destra dell'esercito di Cesare, questi fece muovere la riserva e stringere i cavalieri avversari in una tenaglia: l'unica possibilità di salvezza per Labieno e i suoi è la ritirata. Sentendosi sicuro sul lato più debole, Marco Antonio fece avanzare all'attacco i propri fanti, mentre il grosso dell'esercito di Pompeo, vedendo sconfitti e in ritirata i cavalieri su cui erano riposte le speranze di vittoria, cedette terreno demoralizzato.

Con la ritirata di Labieno e la perdita di due fronti su tre, Pompeo considerò perduta la battaglia e si ritirò insieme a tutto lo stato maggiore. In questo modo salvò la sua vita e quella di tutti i suoi ufficiali (tranne Enobarbo), ma perse quella di 15 mila soldati, mentre le perdite di Cesare ammontarono in tutto ad appena duecento uomini

Lo sconfitto Pompeo iniziò una lunga fuga che lo portò in Egitto dove venne assassinato per ordine dei consiglieri del re bambino Tolomeo. Si racconta che Cesare, giunto in Egitto poco dopo, pianse quando si vide presentare la testa del nemico e l'anello col suo sigillo.

Fece quindi giustiziare sia Tolomeo che il suo consigliere e favorì l'ascesa al trono di Cleopatra di cui divenne amante.

 
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pilum
view post Posted on 9/9/2008, 14:20




ciao , sono PILUM


mi sapreste dire perche' si pronuncia FARSA"LO ???

e perche'? in greco sembra accentato sulla prima sillaba.

grazie
 
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giosantorusso
view post Posted on 9/9/2008, 16:50




In greco Φάρσαλος,in latino Pharsalus,e in greco è accentato come vedi sula prima sillaba,quindi io lo pronucio sempre con l'accento sulla prima sillaba...rispettando la pronuncia greca...
e in effetti non credo sia corretto pronunciare l'accento sulla seconda...
ho cercato di essere più esauriente possibile!!!

 
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2 replies since 29/4/2007, 08:24   1467 views
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