Epoca Sengoku o periodo delgi stati combattenti

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Coth-Illion
view post Posted on 21/4/2007, 22:35




Quì abbiamo qualcuno dei miei (pochi) appunti di corso su questo periodo storico, da tutti i nippomani considerato come uno dei + affascinanti; corrisponderebbe al nostro rinascimento in termini di anni.
L'epoca Sengoku, o periodo degli stati combattenti, è un periodo di vasta crisi politica che il Giappone dovette fronteggiare dal 1478 e che protrasse fino al 1605. Fu un'epoca in cui il Giappone era diviso in tanti piccoli feudi costantemente in guerra tra loro.

Il Giappone era uno stato amministrato dallo Shogun (il generale più forte, consigliere dell'imperatore, e talvolta più influente di quest'ultimo); da costui dipendevano i Daimyo a cui dava in amministrazione vaste porzioni di terra appartenenti allo stato. I feudi erano dei centri di potere autonomi: avevano propri emissari doganali e tributari, un proprio codice di leggi penali ed economico finanziarie (conosciuti come "codici della Casa") e potevano contare solo su se stessi per imporsi sui vicini più deboli. Solo una trentina di feudi, su circa 250, erano abbastanza potenti all'inizio del XVI secolo.

Sebbene lo Shogunato Ashikaga avesse ereditato la struttura politica e amministrativa dello Shogunato Kamakura, istituendo un governo di sovrani guerrieri in base agli stessi diritti e doveri sanciti dal codice Jōei nel 1232 e stabiliti dal potente clan Hōjō, esso non fu capace di guadagnarsi la fedeltà di gran parte dei daimyo, soprattutto di quelli i cui domini erano molto lontani dalla capitale Kyoto.

L'inizio dell'Era Sengoku si ebbe con lo scoppio della guerra di Onin (1467-1477) durante la quale le continue rivolte dei Daimyo assestarono duri colpi alle fondamenta del potere amministrativo del Giappone, fino allora detenuto dallo Shogunato Ashikaga. Ogni Daimyo fondò un proprio stato, in guerra con tutti gli altri, armato con un proprio esercito, formato da migliaia di uomini, spesso contadini reclutati nei propri appezzamenti. Le guerre sempre più cruente e devastatrici aumentavano nel corso degli anni e alla fine del 1550, si arrivò ad avere un numero largamente ridotto dei daymyo ancora al potere, che passò da 300 a meno di 20. Tra le infinite battaglie combattute sono da menzionare,quella tra il clan Takeda e quello Uesugi, quelle di Tokugawa Ieyasu, che unificò la parte ovest del Giappone, e le guerre di Oda Nobunaga(1534-1582),sotto il cui controllo il Giappone ritrovò la via dell'unificazione parziale ma non certo senza spargimenti di sangue. Nobunaga, con Tokugawa e Toyotomi Hideyoshi, sono tra gli eroi più famosi del Giappone, in particolar modo Oda è passato alla storia per la sua incredibile abilità militare, per le sue aperture alle correnti occidentali (Cristianesimo), ma anche per la sua grande ferocia e mancanza di pietà. Con l'assassinio di Nobunaga, per mano di Akechi Mitsuhide, Tokugawa e Hideyoshi si spartirono le province, cosa che comportò l'inizio di una nuova guerra civile. Hideyoshi, che non poteva assumersi la guida totale del paese a causa delle proprie umili origini scelse per se un appellativo meno altisonante ma di egual potere: "reggente dell'Imperatore" ossia "kanpaku", intorno al 1590 Hideyoshi inizia le Campagne di Corea ufficialmente per ampliare l'impero ma ufficiosamente con lo scopo di indebolire i propri avversari politici impegnandoli in una guerra all'estero. Inizialmente i samurai giapponesi ebbero la meglio ma quando la Cina si impegnò minuziosamente il sogno di conquista svanì. Hideyoshi morì e fu formato il Consiglio dei Cinque Reggenti con lo scopo di consegnare l'impero al proprio erede quand'egli sarebbe stato maggiorenne. Il Consiglio dei Reggenti era in sostanza un senato speciale composto da cinque daimyo, i più potenti, mutui avversari che non sarebbero mai stati d'accordo tra di loro e che non si sarebbero lasciati manovrare da altri sia interni che esterni al consiglio. Hideyoshi aveva calcolato bene i cinque rappresentanti ma ne aveva sottovalutato uno: Ieyasu. Dopo mille peripezie, intrighi e colpi di scena nel giro di 2 anni dalla morte di Hideyoshi l'impero è nuovamente spaccato. I rappresentanti delle due fazioni contrapposte sono Ieyasu Tokugawa con circa 80mila samurai e Ishida Mitsunari, anch'egli membro del Consiglio, con 110mila soldati. Nella famosa battaglia di Sekigahara del 1600 persero la vita 40mila samurai, prevalentemente di Ishida, e Ieyasu trionfante, essendo la forza politica predominante in grado di esercitare la propria autorità e controllo sui daimyo, pone fine al periodo più sanguinoso della storia dell'Impero. La carica di Shogun viene "concessa" dall'imperatore nel 1603, data in cui, simbolicamente, si fa finire l'era Sengoku. I Tokugawa amministreranno il Giappone fino alla seconda metà del XIX secolo.
 
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