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| La Juventus non ci sta ed esclude l'apertura di un nuovo processo nei suoi confronti per i nuovi fatti emersi dopo la chiusura delle indagini della Procura di Napoli che vede ancora una volta coinvolto il suo ex dg, Luciano Moggi.
"La Juventus è fermamente convinta di avere saldato ogni suo debito con la giustizia sportiva e farà ogni sforzo per vedere affermata questa - ha sostenuto Cobolli Gigli facendo riferimento al nuovo filone di inchieste - Sia la sentenza della Corte federale che il successivo lodo arbitrale hanno chiarito come qualsiasi eventuale altro comportamento tenuto da ex dirigenti della nostra società nel corso di quel campionato sia stato già oggetto di giudizio ed è quindi ricompreso nell'iniziale contestazione".
"Il prezzo che abbiamo pagato è stato enorme, sia sotto il profilo della perdita di grandi giocatori, sia sotto quello dell'indebitamento finanziario ed economico della nostra societa", ha quindi concluso il presidente bianconero
Anche l'avvocato Franzo Grande Stevens, ex-presidente della Juventus, ha dichiarato che la società bianconera non può essere processata per i fatti emersi nell'ambito dell'inchiesta denominata Calciopoli 2.
"La Juve non può essere riprocessata: ne bis in idem dice la legge - ha detto Grande Stevens ai giornalisti a margine di un convegno a Torino - I fatti che stanno emergendo rientrano tutti sotto l'articolo 6 del codice di giustizia sportiva, ovvero proprio quello per cui la Juve è stata già condannata".
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