Lucio Sergio Catilina, giudizio complessivo

Lucio Sergio Catilina, uno dei personaggi più controversi e ambigui della Roma Repubblicana a cui Sallustio ha dedicato anche uno scritto. Proveniente dalla gens Sergia, famiglia decaduta, si catturò le simpatie di personaggi del calibro di Cesare e successivamente Celio. Pur possedendo amicizie altolocate era molto popolare soprattutto tra i patrizi decaduti, gli indebitati e la plebe. Frequentava spesso la Suburra. Dopo aver perso le elezioni consolari a favore di Catone Uticense egli organizzò la congiura per la quale è passato alla storia. Il suo progetto politico si riassume in questa frase:
«La Repubblica ha due corpi: uno fragile, con una testa malferma; l'altro vigoroso, ma senza testa affatto; non gli mancherà, finché vivo»
Vorrei da voi un giudizio complessivo su questo personaggio.

Quando l'ho studiato mi pare di ricordare che Sallustio lo descrivesse come un eroe nero, ovvero una persona dalle grandi qualità rivolte però per scopi non nobili.
Da quanto ne ricordo non ne veniva fuori un personaggio positivo, ma non ho ai avuto modo di approfondire in merito.

Al più presto,appena ho finito la tesi e mi sarò liberato di in pò di impegni scriverò qualcosa su Catilina!!!

Catilina è passato alla storia come un uomo frustrato. Era forse anche vero, ma la Storia ci dice che Catilina se l'è creata questa situazione. Era famoso in tutta Roma per aver abusato di una Vestale, era famoso nell'adescare i giovincelli, aveva ucciso un figlio di Aurelia Orestilla perchè voleva sposarla e aveva paura di questo figlio. Inoltre sui libri c'è scritto che lui ha escogitato la congiura perchè non veniva mai eletto. Ma perchè non veniva mai eletto? Semplice, era stato accusato di concussione in Africa, aveva corrotto i giudici, si era ricandidato, aveva perso, aveva escogiato una prima congiura, non andò in porto, e nel 63 fu eletto un suo seguace che però Cicerone gli riuscì a far cambiare idea. Allora si arrabbiò ed escogitò una congiura. Era un uomo che voleva il potere, che diciamo "rosicava" di fronte all'impotenza sua e alla riuscita delle azioni militari di Silla e altri.