Tito Maccio Plauto.

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Giosanto
view post Posted on 2/2/2008, 21:19




Tito Maccio Plauto (Sarsina, 250 a.C. circa – 184 a.C.) è stato un drammaturgo latino.

Il suo nome non è certo, infatti in alcune sue commedie si firma come Plautus in altre Maccius. Probabilmente sono tutti e due soprannomi usati dall'autore in momenti diversi della sua carriera, il primo deriva o da Piedi piatti o dai cani plautini, mentre il secondo deriva da un personaggio dell'Atellana, Maccus appunto, il che fa ritenere che Plauto fosse stato anche attore di atellane e che quest'ultime abbiano notevolmente influenzato la sua attività teatrale.

Inizia a rappresentare le sue commedie durante gli anni della seconda guerra punica.

Dopo la sua morte circolarono moltissime commedie intestate a lui (130) di cui buona parte si rivelarono in seguito dei falsi. Marco Terenzio Varrone, 150 anni dopo la sua morte, le analizzò e le classificò in tre gruppi:

21 certamente plautine
19 di attribuzione incerta
90 spurie.
Solo di due commedie sono certe le date di composizione: lo Stichus (200 a.C.) e lo Pseudolus (191 a.C.).

titoli delle 21 commedie attribuite a Plauto sono le seguenti:

Amphitruo (Anfitrione): la storia narra le vicende di Anfitrione e del suo servo Sosia (da cui deriva il termine sosia). Essi partono da Tebe in guerra: Giove, invaghitosi della moglie di Anfitrione, Alcmena, assume le sembianze di Anfitrione e ordina che Mercurio assuma le sembianze di Sosia. La storia narra del re di Tebe che va a combattere contro i Teleboi. Quando torna a casa vuole andare da sua moglie Alcmena, la regina, della quale però si era innamorato Giove. Alcmena è una donna onesta e per giacere con lei Giove prende le sembianze di Anfitrione, e poichè questo ha un servo di nome Sosia, Mercurio prende le sembianze di Sosia. Il vero Sosia sbarca con Anfitrione e va dalla moglie del padrone per preparare la casa. Sosia incontra Mercurio, che è se stesso, e ha una crisi d'identità. Anfitrione torna dalla moglie e si crea confusione. Alcmena è incinta e avrà due gemelli. Uno figlio di Anfitrione e l'altro di Giove(che sarà poi Ercole). La vicenda si conclude con il tipico deus ex machina:un dio viene calato dall'alto e spiega la situazione creatasi.
Asinaria (La commedia degli asini): la trama della commedia racconta di Argirippo, un giovane, che vendendo degli asini, si guadagna i soldi per comprare la donna che ama. Quest'ultima però è anche desiderata dal padre di Argirippo.
Aulularia (La commedia della pentola): fa parte della comedia dell'agnizione(riconoscimento). In questa un ricco signore nasconde una pentola d'oro che viene rubata da un servo per permettere al suo padrone di sposare la figlia di questo signore dando in dote la pentola d'oro.
Bacchides (Le Bacchidi): in questa palliata si parla di due sorelle gemelle che fanno una serie di scambi di persona.
Captivi (I prigionieri): commedia che narra di Egione che compra due prigionieri per riscattare suo figlio. Uno dei due prigionieri è suo figlio, rapito quando era piccolo.
Casina (La ragazza dal profumo di cannella): in essa ricorre il tema della lotta tra un giovane e un vecchio (padre del giovane) che s'innamorano della stessa ragazza. Naturalmente il conflitto si risolve al favore del giovane.
Cistellaria (La commedia della cesta): Plauto in quest'opera scrive di una bambina trovata in una cesta che, quando diventa grande, s'innamora di un giovane promesso alla figlia di Demifone. Quando si scopre che la ragazza, Selenio, è figlia di Demifone avviene il matrimonio tra i due.
Curculio (Pungiglione): commedia che presenta la figura del lenone. Curculio libera una ragazza da un lenone che l'aveva promessa ad un soldato (che in realtà era il fratello); la ragazza poi si sposa con il giovane padrone di Curculio. Il nome "Curculio" deriva da un parassita del grano.
Epidicus (Epidico): Epidico è un servo che permette ad un ragazzo, suo padrone, di sposare una suonatrice.
Menaechmi (I menecmi): simile a Bacchides, racconta di due fratelli gemelli che hanno vissuto in famiglie separate che s'incontrano.
Mercator (Il mercante): stesso tema di Casina con uguale epilogo.
Miles gloriosus (Il soldato spaccone): nella storia il soldato Pirgopolinice, tipico millantatore, viene beffato da un servo, che riesce a far sposare il suo padrone con una ragazza.
Mostellaria (La commedia del fantasma): in questa commedia un servo allontana il padrone anziano dalla sua casa, per proteggere il padrone più giovane (e figlio del vecchio), con la scusa che è infestata da uno spirito.
Persa (Il persiano): tipica fabula di Plauto che vede uno schiavo persiano che libera una ragazza da un lenone.
Poenulus (Il cartaginese): stessa trama della precedente commedia, stavolta con protagonista cartaginese.
Pseudolus (Pseudolo): identica alle precedenti, prende il suo nome da quello dello schiavo.
Rudens (La gomena): in questa palliata due sorelle naufragano dopo l'inseguimento di un lenone. Grazie ad una gomena scoprono che sono libere, quindi non di proprietà del lenone.
Stichus (Stico): seconda commedia che parla di fedeltà coniugale. Due spose che hanno i mariti in viaggio a caccia di ricchezze resistono alle tentazioni del padre che vuole vederle risposate. Loro non cedono e alla fine della commedia tornano i mariti pieni di ricchezze.
Trinummus (Le tre monete): la trama è diversa dalle altre opere, infatti tratta di un ragazzo che sperpera il patrimonio paterno e vende la casa ad un vecchio amico di famiglia. Questo trova un tesoro nella casa e regala i soldi alla sorella del giovane.
Truculentus (Lo zoticone): il protagonista di questa commedia è una donna che inganna tre amanti. Unica donna perfida tra tutte le commedie plautine.
Vidularia (La commedia del baule): i pochi frammenti della commedia parlano di un baule. Forse simile come trama alla Rudens.
 
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