Alceo.

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Giosanto
view post Posted on 21/1/2008, 16:49




Alceo (in greco Ἂλκαῖος; Mitilene, ... – ...) è stato un poeta greco, vissuto tra il VII e il VI secolo a.C.

Di famiglia aristocratica, fu implicato nelle vicende politiche della propria terra, osteggiando duramente i tiranni Melancro e Mirsilo, tanto da essere costretto a recarsi in esilio. Tornato in patria, combatté in Troade contro gli Ateniesi per il possesso del Sigeo, ma anch'egli, così come Archiloco, fuggì gettando lo scudo. Nuovamente in esilio in seguito all'ascesa di Pittaco, uno dei Sette Sapienti, tornò a Lesbo grazie all'amnistia del 580 a.C., vivendo in patria fino alla morte.

I temi delle sue opere sono la passione politica, l'amore, l'occasione conviviale, la battaglia e la precarietà della vita e sono trattati con tono decisamente aristocratico commisto ad una vivacità di espressione. La sua poesia rispecchia le idee della propria eteria.

I versi di Alceo furono raccolti in età alessandrina da Aristofane di Bisanzio ed Aristarco di Samotracia in dieci libri, che comprendevano:

Inni: "Inno ad Apollo" ( di cui rimane solo il primo verso,ma possiamo ricavare la parafrasi da un'orazione di Imerio), "Inno ad Hermes" ( di cui rimane solo la prima strofa)e "Inno ai Dioscuri" ( che ha un precedente nel XXXIII inno omerico e un seguito nel XXII idillio di Teocrito);
Peani;
Carmi della lotta civile (στασιωτικὰ μέλη, stasiotikà mèle), cioè canti politici e d'indole battagliera (celebre l'immagine nella quale si paragona Mitilene ad una nave, il mare alle alterne vicende, e la tempesta alle battaglie, poi ripreso da Orazio, Carm. I,14);
Canti conviviali (συμποσιακὰ μέλη, symposiakà mèle), nei quali si celebrano i lieti banchetti e i convitti dell'eterìa, ossia del ristretto circolo aristocratico (noto l'invito alla baldoria in seguito alla morte del tiranno Mirsilo, poi in Orazio, Carm. I, 37: Nunc est bibendum);
Canti erotici (ἐροτικὰ μέλη, erotikà mèle), , poesie a carattere erotico.
Di Alceo restano circa 400 frammenti, anche se numerose citazioni si ritrovano in Orazio. Il dialetto utilizzato da Alceo è l'eolico misto ad alcuni ionismi. È una lingua poco letteraria, infatti si trovano pochi omericismi, ed è più simile alla lingua parlata, poichè aveva una funzione conativa.

 
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